Gli amanti dell’arte, della cultura, delle tradizioni, visitando e viaggiando in Albania, avranno modo di accostarsi ad una civiltà millenaria, che dalla preistoria ad oggi, ha visto la presenza di illiri, greci, romani, veneziani, turco-ottomani e, in epoca a noi vicina, di italiani. Tutti questi popoli hanno lasciato traccia della loro permanenza più o meno lunga nei numerosi siti e aree archeologiche, negli assetti urbanistici di città e villaggi, nelle emergenze architettoniche di questi centri, nei castelli e fortezze, nei luoghi di culto come chiese, monasteri e moschee. La Via Egnazia voluta e costruita nel 146 a.C. dal proconsole romano in Macedonia, Gaio Ignazio, superato il braccio di mare tra Brindisi e Durazzo, conduceva fino a Costantinopoli, facilitando scambi e rapporti commerciali e culturali e, in epoca Medievale, le guerre dei Crociati in Terra Santa. A tutto questo si aggiungono i luoghi dell’epopea del condottiero cristiano Giorgio Castriota Skanderbeg contro l’invasione turco-ottomana, le Icone della scuola di Onufri di Berat, il sito archeologico, patrimonio dell’Unesco di Butrinto e quello di Apollonia. Canti, balli e musica popolare della tradizione albanese completano un’offerta storico-culturale di grande spessore.